Nesso di causalità efficiente e determinante
Importante sentenza del Tribunale di Benevento in tema di nesso di causalità, con applicazione del principio di creazione giurisprudenziale del “più probabile che non” per l’imputazione della responsabilità civile.
Benevento. Un cancro se l’era portato via, in tre mesi, a soli 56 anni. Strappandolo alla moglie ed alle due figlie che, ora, dopo tredici anni, assistite dall’avvocato Luigi Signoriello, hanno visto accolte le loro ragioni. Esiste un “nesso di concausalità, efficiente e determinante” tra quella terribile patologia – un carcinoma anaplastico infiltrante anse ileali e massivamente il mesentere, a partenza polmonare – che nel 2002 aveva stroncato l’esistenza di un marito, di un padre, e il servizio svolto. Con l’esposizione ad agenti cancerogeni.
L’ha deciso il giudice del lavoro Cecilia Angela Ilaria Cassinari, che ha condannato all’equo indennizzo ed al risarcimento del danno patrimoniale e non in favore dei familiari il Comune di Benevento, la gestione liquidatoria dell’Usl 5 e l’Asl.
E’ l’epilogo della storia di un uomo che nel 1970 era stato assunto da Palazzo Mosti come operaio cloratore. Un lavoro che aveva eseguito per oltre dodici anni, poi nel 1983 era transitato nei ruoli dell’Usl 5, inquadrato come operatore tecnico. Dal gennaio ’95, quando l’Usl era confluita nell’Asl, aveva prestato servizio presso il Servizio Igiene e Sanita? pubblica del Dipartimento di prevenzione, come operatore tecnico, cat. B, fascia B2. (leggi l’approfondimento sull’App di Ottopagine)
Enzo Spiezia